
«È un modo concreto per dimostrare ai cittadini che vogliamo ridurre gli sprechi senza tagliare i servizi, ma semmai migliorandoli. Ed a volte basta veramente poco per fare dei grandi cambiamenti…», racconta Pierpaolo Faronato, direttore generale della Asl numero 1 di Belluno. Il direttore non è nuovo a questo tipo di provvedimenti.
Da quando si è insediato, infatti, ha messo in campo una serie di risparmi, tutti derivanti dal taglio degli sprechi. Gli acquisti dei farmaci sono controllati al cenetesimo e si evita di gettarli nel cestino, il tempo dei ricoveri è stato tagliato, i pranzi per i degenti sono stati studiati con porzioni per evitare lo spreco di cibo. Certo, la strada è lunga per ridurre il deficit di 15 milioni di euro della Asl di Belluno, ma i segnali sono tutti positivi. Immaginate che cosa potrebbe accadere in Italia se tutte le Asl seguissero l’esempio di Belluno: sarebbe une rivoluzione nella spesa pubblica sanitaria.
quest'uomo è solo l'eccezione che conferma la regola, sarebbe bastato solo un gesto simbolico, magari una solenne promessa di rinunciare al benefit ed il favoloso bobbolo tajano avrebbe gradito, apprezzato e rinunciato ai defibrillatori
RispondiEliminaIl bobbolo tajano è sognatore, immaginifico, trasvolatore, compra gratta e vinci e sogna di passare meritatamente tra gli over 70.000
NOI IMPERTERRITI CONTINUIAMO AD ALLENARCI IN VISTA DELLE VICINE EREZIONI
ci vorrebbero tante pecore nere
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