lunedì 17 giugno 2013

"Ecco i miserabili del Movimento 5 Stelle": volano stracci tra i deputati grillini

Quando un gruppo parlamentare si spacca, la cosa più brutta è il veleno che fuoriesce dalle viscere di una guerra che non si combatte più contro i potenti, ma contro il presunto Nemico Interno.
La palma del migliore di oggi va al deputato Manlio Di Stefano, i cui toni e le offese nei confronti di alcuni suoi colleghi deputati del suo stesso gruppo, sono abbastanza inquietanti:: “La prima nutrita corporazione italiana e’ quella dei Miserabili”. Lo scrive il deputato M5S Manlio Di Stefano in un post su Facebook su cui difende a spada tratta il leader Beppe Grillo. “In queste ore il formicaio dei Miserabili e’ in gran fermento, devono abbassare al loro livello Beppe Grillo” scrive il deputato che attacca la dissidente Adele Gambaro e la collega Paola Pinna una “Cosetta dei Miserabili laureata, disoccupata che viveva con i genitori a Quartuccio Cagliari e con 100 voti 100 e’ diventata deputata al Parlamento”.
Senza freni inibitori, il cittadino parlamentare aggiunge di considerarla "parte di quella casta di paraculi che il Paese aveva supplicato di togliergli dai piedi”.
Non pago Di Stefano si lancia in un paragone improbabile in riferimento ad Adele Gambaro, la senatrice M5S a due passi dall’espulsione per aver individuato Beppe Grillo come il responsabile della debacle elettorale del M5S alle amministrative. Lei altro non è che una ”miracolata che si crede Che Guevara”. LA 
RISPOSTA DI PINNA - “Ammiro lo zelo del collega Di Stefano e capisco lo sconcerto nel leggere parole forse forti, ma pur sempre di buon senso”. Cosi’ la deputata del M5s Paola Pinna che aggiunge: “Non e’ il caso di alimentare polemiche che distolgano l’attenzione, da temi quali la liberta’ di espressione del proprio pensiero”.

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