domenica 23 giugno 2013

Processo Ruby: domani la sentenza, Berlusconi rischia 6 anni di carcere e interdizione pubblici uffici


Arriverà domani il verdetto sul caso Ruby e le notti di Arcore. Dopo 27 mesi di processo e 50 udienze, il tribunale di Milano deciderà se Silvio Berlusconi sapeva che la giovanissima marocchina, Karima el Mahroug, era minorenne. 
Per il Cavaliere i pm hanno chiesto sei anni di condanna, senza attenuanti e con l'interdizione dai pubblici uffici. I reati contestati: concussione e prostituzione minorile. 
E' un periodo complicato, dal punto di vista giudiziario, per l'ex premier. E il Rubygate, più di ogni altro caso, ha fatto il giro del mondo, conquistando spazi nei mass media internazionali, da Al Jazeera alla tv australiana, dai quotidiani del Sud America a quelli del sudest asiatico.

Berlusconi ha reagito alle accuse con l'atteggiamento abituale, accusando i magistrati di essere «faziosi» e «prevenuti», colpevoli soprattutto di avere minato la sua immagine privata. Tanto che aveva anche presentato in Cassazione una richiesta di trasferimento del processo a Brescia. Qualche giorno prima del deposito dell'istanza di trasferimento, poi, molti parlamentari del Pdl hanno inscenato una manifestazione a palazzo di giustizia, nel tentativo di fare irruzione nell'aula dove si stava svolgendo il processo, con un seguito infinito di polemiche.

La storia è ormai nota e ha inizio nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 2010 quando Karima el Marough, in arte Ruby Rubacuori, viene fermata per un furto di tremila euro e portata in Questura. Berlusconi, in quel momento, si trova a Parigi, ma prende il telefono e chiama il capo di gabinetto, Pietro Ostuni, spiegandogli che la ragazza gli era stata indicata come nipote del presidente egiziano Mubarak. Dunque per motivi di opportunità diplomatica, sarebbe stato opportuno consegnare la ragazza a Nicole Minetti, all'epoca consigliere regionale della Lombardia, che l'avrebbe presa in affido. MInetti si è presentata puntualmente in Questura e ha portato Ruby con sé, nonostante nei confronti della giovane marocchina, il pm minorile Annamaria Fiorillo avesse disposto il collocamento in una comunità. Pochi giorni dopo, però, Karima ricoverata in ospedale a causa di una lite con Michele Conceicao, una escort che aveva conosciuto ad Arcore, finisce davvero in una struttura protetta. Scatta l'inchiesta, dalla quale emergono racconti di presunti festini a luci rosse nella villa dell'ex primo ministro. A quelle serate sarebbe stata presente anche la ragazza, all'epoca minorenne.

Dalle dichiarazioni dei testimoni e dalle intercettazioni emerge che Karima avrebbe fatto sesso, in cambio di denaro e altre utilità, con l'ex capo del Governo, il quale avrebbe chiamato in Questura proprio per evitare che la storia venisse a galla. Il 14 gennaio 2011 i pm, in contemporanea a una raffica di perquisizioni negli appartamenti, concentrati nel residence di via Olgettina, hanno recapitato a Berlusconi un invito a comparire e il 9 febbraio, non essendosi presentato, sulla base di «prove evidenti», hanno chiesto il processo con rito immediato. Il 15 febbraio, il gip Cristina Di Censo lo ha mandato a giudizio per entrambi i reati. Meno di due mesi dopo, il 6 aprile del 2011, è cominciato il dibattimento: Ruby non si è costituita parte civile perché - ha spiegato il suo legale - riteneva di non aver subito alcun danno. Davanti ai giudici sono passati moltissimi testimoni: le ragazze delle feste di Arcore, ma anche le cosiddette "pentite" del bunga-bunga. Tutti coloro che in qualche modo hanno avuto a che fare con Karima, fino ai parlamentari del Pdl e ai personaggi dell'entourage del Cavaliere. Il 19 ottobre del 2012 Silvio Berlusconi ha reso dichiarazioni spontanee: . Domani, salvo colpi di scena, sarà il giorno della sentenza.

3 commenti:

  1. Comunque sia , siamo messi male! Povera Italia !!!!!!!

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  2. Questa farsa di processo darà per sempre un alibi a tutti coloro che sostengono l'accanimento giudiziario.
    Come si fa ad andare a ficcare il naso nelle dimore private di uno solo dei tanti ricconi che abitano l'itaja e sostenere che una parte di un tizio si sia infilata in uno dei tanti buchi di una tizia, senza uno straccio di fotografia, quando i due attori affermano che il fatto non è avvenuto?
    E poi dicono che la giustizia non ha soldi da buttare
    Ma mi faccia il piacere

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    1. perché questo riccone è mantenuto dalle nostre tasse e usa lo scudo parlamentare: uscisse dal parlamento e si faccia processare come ogni altro cittadino

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