mercoledì 5 settembre 2012

Il senatore Lusi resta in carcere, con i 15.000 euro al mese di stipendio parlamentare

Lusi è in cella a Rebibbia dal 20 giugno scorso, dopo il via libera al suo arresto pronunciato dall'aula del Senato. Il senatore è accusato, assieme ad altre persone, tra cui anche la moglie Giovanna Petricone, di associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita.
Nel corso di questi mesi di detenzione, il senatore Luigi Lusi è apparso «ambiguo, reticente e volutamente confuso»: lo scrive ieri il Tribunale del Riesame di Roma nelle motivazioni con cui ha confermato il provvedimento di custodia cautelare in carcere. Al momento gli inquirenti avrebbero tracciato oltre 25 milioni di euro usciti dalla casse della Margherita e finiti nella disponibilità di Lusi, mentre proseguono le indagini su altri due milioni di assegni liberi.

Ma il senatore non solo nasconde il suo bel "gruzzoletto".
Malgrado l'ospitalità nelle patrie galere, il senatore continua a percepire il suo bel lauto stipendio di parlamentare, quei 15.000 euro mensili suddivisi tra indennità parlamentare, diaria per le spese di soggiorno a Roma, rimborso delle spese per l'esercizio del mandato, per le spese di trasporto,di viaggio e telefoniche.
Ma quali viaggi, telefonate e soggiorni potrà mai fare, essendo rinchiuso in una cella del carcere di Rebibbia?
Boh!
Certamente non potrà partecipare alle sedute parlamentari e quindi per ogni assenza ingiustificata verrà decurtata la sola voce "indennità parlamentare" di circa 100 euro al giorno. Ma vuoi vedere che il buon Lusi non mandi all'Ufficio di Presidenza una giustificazione circa il suo impedimento materiale alla partecipazione dei lavori parlamentari, per non avere il mese prossimo eventuali decurtazioni (il mese scorso può stare tranquillo, essendo chiuso per ferie il Senato, non gli hanno tagliato nulla?
Casomai, non fosse chiaro a qualcuno, lo stipendio parlamentare a questo delinquente lo paghiamo noi!

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