In passerella per ridare impulso all'economia del Paese. La consigliera Minetti così spiega la sua scelta di sfilare per Parah e ai giornalisti dice: "La prima passione rimane sempre la politica. Questo è soltanto un ritorno alle origini e comunque lo faccio per aiutare l'economa. Parah è un marchio made in Italy e la moda è una potenza economica per il nostro paese non indifferente".
E a chi la incalza facendole notare che i provvedimenti per la crescita e lo sviluppo si prendono in sede regionale e non durante una sfilata di moda risponde: "Cosa c'è di male mettersi in costume da bagno? Chi fa politica non si può mettere in costume da bagno? Non ci trovo niente di sbagliato nel lavoro della modella, anzi".
Anche se -a onor del vero- tra i braccialetti di Cruciani e la nota casa di costumi da bagno, la Minetti sembra avere più tempo per la Milano della moda che per il Pirellone.
Piazzalunga, presidente Parah, interpellato sul fatto che sia più o meno sconveniente scegliere la Minetti come testimonial commenta: "Noi non dobbiamo giustificare nulla, le testimonial vanno e vengono; le aziende rimangono. La scelta della Minetti è nata per attirare attenzione su marchio".
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