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Non bastava la casa dinanzi al colosseo acquistata "a sua insaputa".
Ora dall'inchiesta su Finmeccanica, il carrozzone politico-clientelare intorno al quale gira una mole impressionante della corruzione "ad personam" della seconda repubblica ( che in molti ritengono ancor meno nobile delle tangenti della prima repubblica per i partiti: a me fanno schifo entrambe) spunta il suo nome sul registro degli indagati.
L'accusa? "Corruzione internazionale". Perchè la casta esporta ormai anche all'estero il suo expertise in materia.
Al centro dell'inchiesta una tangente pari all'11 per cento dell'importo della commessa in Brasile per la fornitura di navi fregate il cui valore era di circa 2,5 miliardi di euro.
Che risponde oggi Scajola a quest'ennesimo avviso di garanzia?
"Io ho aiutato Finmeccanica alla luce del sole, se poi è avvenuto qualcos altro, tutto ciò è a mia insaputa!"
l'unica cosa che ci trovo di anomalo è il fatto che il governo continui a possedere finmeccanica, sarà per via che produce armi.
RispondiEliminaOra è noto a tutti che il procacciamento affari valga sul piatto il 10% della commessa, addirittura quanto la progettazione 10% e direzione lavori 10% (questo nel mio campo di lavoro)
E' noto a tutti che tu puoi essere il miglior professionista sul mercato, ma se nessuno ti affida i lavori non sarai mai conosciuto, per questo sei disposto a pagarlo quel 10%.
Tutti i venditori, i rappresentanti operano in tal modo, per via delle ampie spese che hanno per intessere la loro rete di amicizie con cui arrivare a parlare con il capo maximo.
Ora se in questo caso si è trattato di 11%, magari la concorrenza era tanta, magari un 1% è andato a LUI, al benefattore, chissà.
L'importante è avere il lavoro di modo che qualche briciola ne vada a quei morti di fame sulle catene di montaggio.
In genere in questo campo, con armi, rapporti unternazionali occorre molta prudenza e mi pare molto strano che qualcuno si sia fatto beccare cor sorcio in bocca come ai tempi della lockheed
NOI NON L'AVREMMO FATTO