Scoppia la contestazione nel Pdl abruzzese per le probabili candidature di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, già eletti con l’Idv di Antonio Di Pietro e poi passati con Berlusconi.
Le indiscrezioni, fino a ieri sera, li indicavano infatti come candidati del Pdl alla Camera, insieme a Sabatino Aracu.
E la notizia dei due ingressi lascia perplessi. Razzi, che salvò il governo Berlusconi nel dicembre del 2010, è salito alla ribalta delle cronache nazionali dopo una confessione ‘rubata’ con una telecamera nascosta. «Penso ai cazzi miei», ammise candidamente parlando del suo lavoro in Parlamento.
Intanto il partito si agita. «Sì, confermo. C’è un documento unitario di tutti i consiglieri regionali, ma direi di tutto il Pdl: se i nomi che filtrano da Roma come candidati in Abruzzo sono quelli, noi ce ne andiamo in blocco – spiega in serata al telefono Lanfranco Venturoni, capogruppo Pdl alla Regione – al di la delle persone indicate, sarebbe una sconfessione di tutto il lavoro della Giunta regionale e delle indicazioni del partito abruzzese. Chiodi ne ha parlato direttamente con il presidente Berlusconi e mi auguro che questa presa di pozione molto ferma sia ascoltata».
Scrivono nella lettera, inviata per conoscenza ad Angelino Alfano: «Il nostro partito ha tutte le carte in regola, a partire dal suo leader autorevole e forte, e merita di vincere la prossima sfida elettorale. Non le nascondiamo, però, il nostro totale dissenso rispetto alle indiscrezioni» sulle candidature.
«In Abruzzo vi sono tante persone che lavorano a stretto contatto con i cittadini, per portare avanti valori e politiche del nostro partito. Il consenso consolidato in questa direzione non può essere pregiudicato da scelte di palazzo che non rispecchiano la volontà dei cittadini e non hanno collegamento con i territori, anche in considerazione delle prossime elezioni regionali».
Il Pdl rischia «una forte debacle elettorale, conseguenza di una composizione delle liste non autorevole», ha commentato Chiodi. «Così non va proprio bene - dice - se la situazione non si recupera e non si ravvedono, prenderemo altre strade. E' un'operazione inaccettabile - aggiunge - l'Abruzzo merita una considerazione sufficiente per quanto ha fatto e quanto ha saputo esprimere».
Le indiscrezioni, fino a ieri sera, li indicavano infatti come candidati del Pdl alla Camera, insieme a Sabatino Aracu.
E la notizia dei due ingressi lascia perplessi. Razzi, che salvò il governo Berlusconi nel dicembre del 2010, è salito alla ribalta delle cronache nazionali dopo una confessione ‘rubata’ con una telecamera nascosta. «Penso ai cazzi miei», ammise candidamente parlando del suo lavoro in Parlamento.
Intanto il partito si agita. «Sì, confermo. C’è un documento unitario di tutti i consiglieri regionali, ma direi di tutto il Pdl: se i nomi che filtrano da Roma come candidati in Abruzzo sono quelli, noi ce ne andiamo in blocco – spiega in serata al telefono Lanfranco Venturoni, capogruppo Pdl alla Regione – al di la delle persone indicate, sarebbe una sconfessione di tutto il lavoro della Giunta regionale e delle indicazioni del partito abruzzese. Chiodi ne ha parlato direttamente con il presidente Berlusconi e mi auguro che questa presa di pozione molto ferma sia ascoltata».
Scrivono nella lettera, inviata per conoscenza ad Angelino Alfano: «Il nostro partito ha tutte le carte in regola, a partire dal suo leader autorevole e forte, e merita di vincere la prossima sfida elettorale. Non le nascondiamo, però, il nostro totale dissenso rispetto alle indiscrezioni» sulle candidature.
«In Abruzzo vi sono tante persone che lavorano a stretto contatto con i cittadini, per portare avanti valori e politiche del nostro partito. Il consenso consolidato in questa direzione non può essere pregiudicato da scelte di palazzo che non rispecchiano la volontà dei cittadini e non hanno collegamento con i territori, anche in considerazione delle prossime elezioni regionali».
Il Pdl rischia «una forte debacle elettorale, conseguenza di una composizione delle liste non autorevole», ha commentato Chiodi. «Così non va proprio bene - dice - se la situazione non si recupera e non si ravvedono, prenderemo altre strade. E' un'operazione inaccettabile - aggiunge - l'Abruzzo merita una considerazione sufficiente per quanto ha fatto e quanto ha saputo esprimere».
chi più di loro può rappresentare al meglio la maggioranza del favoloso bobbolo tajano?
RispondiEliminatra l'altro sono persino incensurati
PIUTTOSTO CONTINUIAMO AD ESERCITARCI PERCHE PRESTO CI SARANNO DELLE CORPOSE ereZIoni
incensurati!! cavolo sono i candidati di punta allora tocca faje na statua
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