sabato 15 giugno 2013

Movimento 5 Polli

Che fa il maggior gruppo di opposizione (diciamo pure quasi l’unico) mentre il governo-inciucio Berlusconi-Letta mostra già la corda e manifesta tutta la sua prevedibilissima impotenza? È quello che si domandano molti italiani, soprattutto quelli che han votato 5Stelle contro i partiti che si sono mangiati l’Italia. 
Sappiamo bene che i neoeletti stanno imparando il mestiere di parlamentari; hanno presentato una ventina di disegni di legge e altri ne stanno preparando; le loro presenze in aula e in commissione superano largamente quelle degli altri gruppi; hanno rinunciato (unici nella storia) al finanziamento pubblico di 42 milioni di euro; hanno avviato (unici nella storia) le pratiche per dichiarare ineleggibile B.; han fatto approvare una mozione per consentire a chi avanza crediti dallo Stato di scalarli dalle caselle esattoriali; hanno appoggiato la proposta del Pd Giachetti per tornare al Mattarellum, ovviamente sabotata dal partito unico Pd-Pdl-Monti; hanno contestato assieme a Sel il golpetto del governo in Senato per aggirare l’articolo 138 della Costituzione.Ma tutto questo i milioni di italiani che s’informano (si fa per dire) dai camerieri del potere non lo sanno. 
Da quando gli usurpatori hanno osato metter piede nel Palazzo, le guardie del corpo dei partiti e dei loro padroni dipingono M5S come un covo d’incompetenti sfaccendati e teleguidati che passano il tempo a litigare, epurare, espellere, o a parlare di scontrini, mentre Grillo e Casaleggio fanno soldi a palate. Contro il giornalismo servo si posson fare due cose: seguitare a imprecare al destino cinico e baro, o bypassarlo parlando direttamente ai cittadini e portando fuori dal Parlamento ciò che avviene dentro. Ma, per farlo, bisogna conoscere il sistema e usarlo, anziché farsene usare. Dopo quattro mesi di inseguimenti di pennivendoli assatanati che a marzo chiedevano “la votate la fiducia a Bersani?”, ad aprile “Grillo sbaglia a insistere su Rodotà?”, a maggio “restituirete la diaria?”, a giugno “che ne sarà della povera Gambaro?”, dovrebbe essere chiaro a tutti che a stampa e tv non frega nulla di quel che fanno i 5Stelle: solo sputtanarli (si è addirittura introdotta in politica la categoria dell’“antipatia” per squalificare Crimi e la Lombardi, mentre i vecchi politici – com’è noto – sono tutti simpaticoni) e trovarne qualcuno che parli male di Grillo e bene di Napolitano, Letta e Alfano. 
E intanto magnificare con titoloni-pompa il governo del nulla, rilanciare le promesse dei ministri che evaporano dopo due minuti, esaltare i moniti del Presidente (ormai un rumore di fondo), celebrare le mirabolanti imprese dei suoi saggi prostatici: pennellate di lingua a base di “task force”, “road map”, “cronoprogrammi”, “grandi riforme”, Tizio “spinge”, Caio “accelera”, Sempronio “frena”. Mai come ora, con un governo che manda a casa i condannati fino a 6 anni (praticamente tutti, a parte i serial killer), espropria le Camere per blindare la controriforma costituzionale, ci prende in giro su Imu e Iva, c’è bisogno di un’opposizione che si faccia vedere e sentire. Chi non vi è portato, come la furbona che ha scoperto improvvisamente che il guaio dei 5Stelle è Grillo o quell’altro genio che s’è iscritto al M5S per andare dalla D’Urso o i “dissidenti” sul nobile ideale della diaria, va semplicemente ignorato, o liquidato con una battuta, o affidato a un collegio di probiviri che faccia rispettare le regole (come nei partiti, che espellono centinaia di persone senza che nessuno se ne accorga). 
Le scomuniche di Grillo e le riunioni-fiume dei gruppi sono proprio ciò che vuole la grande stampa, sempre a caccia di armi di distrazione di massa. Invece di perder tempo dietro le Gambaro, i capigruppo convochino conferenze stampa e iniziative di piazza per spiegare le porcate che scoprono in quell’ente inutile che ormai è il Parlamento, e come intendono contrastarle. 
Altrimenti sono più inutili del Parlamento.
Marco Travaglio, 15 giugno 2013

4 commenti:

  1. il loro capo sta spendendo la propria vita in questa grande opra di civilizzare il bobbolo tajano, ma secondo NOI de il partito degli under 70.000 non ce la farà mai, pecca di presunzione, pensa di essere immortale ed arrivare al potere magari tra 50 anni.
    Il presuntoso pensa di essere l'unico a saper comunicare ed ignora quello che fece il grande Funari quando lo cacciarono da rai e mediaset, oppure più recente il santoro che riuscì addirittura ad andare in diretta appoggiandosi alle piccole TV private tajane e falle guadambiare spartendosi la pubblicità

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    1. Secondo voi chi ?? .. Non avete nemmeno capito che non è Grillo ma alcuni milioni di cittadini che la pensano così ?? partito degli under anche 1.000 miliardi .. cambiate consulente per le vostre previsioni .. il "Divino Otelma" potrebbe esservi molto più utile .. ;) se me lo chiedete vi cerco il numero del suo "studio" .. eheheheh

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  2. E' PROPRIO VERO.. OGNI PAESE HA IL GOVERNO CHE SI MERITA, PURTROPPO... GLI ITALIANI SONO DEI POLENTONI CHE NON HANNO VOGLIA DI LEGGERE E DECIDERE , AMANO DELEGARE COSì NON SI ASSUMONO RESPONSABILITà E POI SONO BRAVI A COLPEVOLIZZARE SE QUALCOSA VA STORTO.

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  3. Sì, va bene Marco, ma un dubbio su Grillo permane, per via che ognuno ha un suo, piccolo o grande, personale conflitto d'interessi. Non sarà che d'un tratto gli è venuto il coccolone della disoccupazione e ha pensato, belìn ma se adesso questi qui li mando al governo, io poi con chi cazzo me la prendo?

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