Ecco il testo integrale della lettera di Walter Lavitola a Silvio Berlusconi, nella quale chiede il conto per la compravendita di senatori, per lo scoop sulla casa di Montecarlo di Gianfranco Fini e per la sua regia occulta nella caduta del governo Prodi.
Walter chiede posti di "lavoro" per la moglie, la sorella, il suo ex autista, due ragionieri e un giornalista, con tanto di indicazione di qualifica e stipendio. Quindi una serie di pagamenti in contanti: mezzo milione di dollari per un affare, 5 milioni per un pagamento che deve ad un avvocato, 900mila euro per un'altra pratica.
Per lui, dopo le innumerevoli promesse che l'allora premier gli aveva fatto, si sarebbe anche accontentato di un posto di governo o al parlamento, ammette candidamente il faccendiere. Ma il povero Silvio aveva già riempito tutte le liste di nani, truffatori, mafiosi e ballerine. E il povero Walter è rimasto fuori.
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