Roberto Boniperti consigliere regionale di Pdl-Progett’Azione è il supereroe capace di percorrere oltre 40 mila chilometri all’anno, che moltiplicati per 0,48 (rimborso da tabelle Aci) e sommati ai gettoni di presenza portano all’interessante somma di 37 mila euro. Il nostro eroe non si ferma mai, neppure ad agosto: 4.603 chilometri e 22 gettoni (autocertificati, con i politici bisogna fidarsi), anche se poi ad agosto Palazzo Lascaris è chiuso. Non importa: il gettone si prende lo stesso, basta dichiarare di avere svolto attività istituzionale da qualche parte. E i consiglieri regionali, da Superman in giù, nel 2011 lo hanno proprio fatto: 26 mila euro in gettoni di presenza e 11 mila in rimborsi stradali agostani. Note spese che neanche un cosmonauta.
Si chiama “indennità di missione a costo chilometrico”, ed è l’ultimo grido in fatto di investimento di pubblico denaro e tasse del contribuente. Nella sua dura vita on the road, il consigliere regionale viaggia, segna chilometri e incassa. Senza bisogno di produrre neppure lo scontrino di un caffè: tu chiamale, se vuoi, autocertificazioni. «Oh, ma io in macchina rischio la vita e i punti della patente, mica come certi miei colleghi sempre dietro la scrivania!». Superman Boniperti difende la sua vocazione di commesso viaggiatore della politica, con stipendio però da amministratore delegato: «Mi alzo alle sei e mezza e torno a casa a Carpignano Sesia alle undici di sera. Da quando mi sono sposato, il 25 novembre 2001, avrò cenato con mia moglie due o tre volte. Sempre in moto, eccome: ho 569 chiamate non risposte sul cellulare solo a settembre!». In effetti, nel 2011 Boniperti ha percorso l’equivalente di un giro del mondo in quei confini regionali che conosce benissimo, essendo l’ex assessore alla viabilità della Provincia novarese. Più che un uomo, un TomTom collegato a un registratore di cassa.
Grandi consumatori di pneumatici e suole, questi consiglieri. Alle spalle di Boniperti ecco Maurizio Lupi (Verdi Verdi) con oltre 31 mila euro di rimborsi stradali nel 2011, chissà quanto fa con un litro. Bel personaggio, costui: nel 2010 si mostrò in campagna elettorale con Lele Mora, la pentita del bunga bunga Ambra Battilana, l’ex velina Veridiana Mallman e l’imperdibile sosia di Marilyn, al secolo Suzie Kennedy. Eventi immortalati da fotografie che non hanno nulla da invidiare alle mascherate dei maiali. E gli bastarono 250 preferenze. «Si tratta di alcuni limitati casi abnormi», dice frattanto Aldo Reschigna, capogruppo Pd. Definizione forse non riuscitissima, anche se gli emuli di Keruac sono di più nel centrodestra. Come Daniele Cantore (Pdl), capace di incassare 18.120 euro di rimborsi in un anno, peraltro molti meno dell’assessore all’agricoltura Claudio Sacchetto, leghista, che evidentemente avrà controllato di persona la crescita di ogni acino d’uva piemontese se nel 2011 si è messo in tasca ben 35.846 euro. «Ma io non voglio finire nel tritacarne, vado su e giù da Cuneo tutti i santi giorni, alle otto sono in ufficio e ho pure rinunciato all’autista, così la regione risparmia 100 mila euro». In pratica, un benefattore.
E la sinistra? Non sarà mica diventata sedentaria? Sembra smentire l’ipotesi la media chilometrica di Angela Motta (Pd), astigiana, con i suoi 16.229 euro. «Ma sono tutti viaggi veri, basta controllare su Facebook! Guardate le mie foto insieme ai sindaci! Se io vado alla fiera del bove di Valfenera e mi rimborsano i chilometri, non è mica un reato. Ragazzi, qui siamo in provincia, mica abbiamo la tivù, ci tocca girare, altrimenti come facciamo a prendere 5 mila preferenze?».
Eccolo, il motivo che ricorre in tante spiegazioni dei signori consiglieri: la campagna elettorale. Ma la dovranno forse pagare i contribuenti? Si vede che non bastano gli 8.600 euro mensili lordi di stipendio, i gettoni di presenza forfettari e opzionali (viene in mente il Rischiatutto) di 122,07 euro cadauno (al massimo, 23 al mese), oltre ai 976 euro netti di gettoni a forfait, ai 3 mila chilometri forfettari e al completo rimborso del tragitto da casa all’ufficio, per coloro che abitino fuori Torino. Sì: i consiglieri regionali vengono pagati 0,48 euro al chilometro per ogni centimetro percorso, ogni giorno che Dio manda in terra, andata e ritorno. Pensateci, quando sarete in coda sul raccordo.
Se nessuno li controlla, loro si creeranno le leggi ad personam e i nostri soldi li sperpereranno come meglio fa loro comodo.
RispondiEliminaUna soluzione c'è e nessun politico o giornale ne parla: costringere politici e amministrazioni pubbliche a pubblicare ogni delibera e ogni bilancio comunale, provinciale e regionale su internet.
E' per questo motivo che è nato in tutti gli stati moderni il FOIA. Il FOIA è realtà in America, in Inghilterra e in molti altri stati moderni. In Italia non se ne fa notizia. IL DIRITTO DI SAPERE