giovedì 6 settembre 2012

La Fiat è fallita: ecco il trucco di Marchionne per nascondere il disastro


Il mercato dell'auto va male? No, va peggio: le statistiche "riservate" di agosto dicono che quasi la metà delle vetture nuove ha ricevuto la targa negli ultimi tre giorni del mese. Quasi tutte "km zero" senza un cliente, che poi vengono svendute. E la Fiat di Sergio Marchionne?
Nel mese di agosto appena concluso le immatricolazioni di auto nuove in Italia hanno segnato un nuovo picco negativo: appena 56.447 esemplari, con un calo del 20,23% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Il gruppo Fiat, che ha registrato complessivamente un -20,53%, ha dunque seguito quasi esattamente l'andamento del mercato. Numeri che hanno fatto masticare amaro l'ad Fiat Sergio Marchionne, il quale ha dichiarato di non aver mai visto, in quel mese, risultati così bassi e di temere che «la luce in fondo al tunnel potrebbe essere quella di un treno».
In realtà, probabilmente Marchionne è preoccupato da ben altre cifre, quelle che vengono di solito fornite agli addetti ai lavori e che le statistiche ufficiali non rivelano. Sono i numeri delle vetture immatricolate negli ultimi tre giorni del mese, ossia quando i concessionari si precipitano a targare valanghe di auto che, in massima parte anche se non tutte, sono "km zero", ossia esemplari che non hanno ancora dei veri clienti, ma che le concessionarie si auto-immatricolano per raggiungere i loro obiettivi di vendita o, più frequentemente, quelli "suggeriti" dalle rispettive case automobilistiche.
Queste vetture, assolutamente nuove e diverse dalle altre semplicemente perché hanno già ricevuto una targa, per poter essere smaltite devono poi essere vendute a prezzi ulteriormente scontati rispetto a quelle identiche, ma ancora da immatricolare. Insomma, le "km zero" rappresentano un vero terzo mercato oltre a quello del nuovo e dell'usato, che permette di gonfiare i numeri ufficiali dichiarati da ogni costruttore e di vantare risultati di vendita e percentuali di penetrazione sul mercato in realtà del tutto fittizie.
Un giochetto che però costa caro, perché per i concessionari i margini di guadagno sulle "km zero" sono quasi nulli rispetto a quelli, già striminziti, generati dalle auto senza targa, mentre la cosa impatta ovviamente anche sulla redditività delle case, costrette comunque a supportare le reti di vendita con dei contributi in denaro che servono a rendere le "km zero" più appetibili per i clienti. In pratica, le "km zero" contribuiscono a svuotare i piazzali delle case automobilistiche (ma non quelli dei concessionari, che invece si riempiono ancora di più in attesa che il cliente arrivi), ma drogano i numeri del mercato e assottigliano ulteriormente i margini già risicati della filiera della distribuzione automobilistica e anche quelli dei costruttori.
Linkiesta è riuscita a procurarsi le tabelle riservate con le immatricolazioni "last minute", le quali mostrano una realtà devastante, che evidenzia un mercato "vero" ridotto assai peggio di quanto non dipingano le statistiche ufficiali: di quelle 56.447 vetture, infatti, quelle immatricolate in fretta e furia tra il 29 e il 31 agosto sono state ben 27.019, cioè il 47,87 per cento. E non si tratta di una sporadica pratica estiva, ma di un'attività abituale, che imperversa ogni fine mese ormai da anni.
Purtroppo per l'ad Fiat, è proprio il gruppo che lui dirige a mostrare complessivamente grande solerzia nella corsa alle immatricolazioni dell'ultima ora: delle 12.165 Fiat targate nell'intero mese di agosto, 8.136, cioè il 66,88%, lo sono state negli ultimi tre giorni. E per gli altri marchi del gruppo le cose non sono andate meglio: per Alfa Romeo le "last three days" sono state 1.136 su 1.618 (68,97%), per Lancia 1.755 su 2.613 (67,16%) e per i marchi Chrysler/Jeep/Dodge, presi nel loro insieme, 149 su 293 (il 50,85%).
Insomma, tutti i marchi del gruppo Fiat mostrano percentuali di immatricolazioni negli ultimi tre giorni assai superiori a quel già tremendo 47,87% che rappresenta la media del mercato italiano. Gli stessi dati letti sotto un'altra luce spiegano che la media delle immatricolazioni in Italia dell'intero gruppo Fiat è stata in agosto di 553 auto al giorno, ma negli ultimi tre giorni il valore è schizzato a ben 2.712 pro/die, e dunque è crollato a 212 auto se non si tiene conto delle targhe richieste il 29, 30 e 31 del mese.
Le "km zero" si vendono a prezzi maggiormente scontati rispetto agli esemplari mai targati prima. In un certo senso, quindi, il fatto di venderle targate (e quindi già con un proprietario che appare sui documenti) costituisce un artificio per piazzarle a un prezzo largamente ribassato rispetto a quello di listino, e magari ancora più basso di quello già scontato dalle campagne promozionali. Insomma, si può parlare di vendite "sottocosto".

Riccardo Celi
http://www.linkiesta.it/marchionne-fiat-crisi-analisi

18 commenti:

  1. possibile che nessuno fa nulla per abbassare i costi che servono per mantenere un auto???. Polizze assicurative che non sono proporzionate ai reali rischi, costo dei carburanti, costo della tassa di possesso etc. etc. Il governo preso da come salvare le banche stà affossando l'industria e la classe media non ha un più un becco di un quattrino...preparimoci al peggio, perchè non è ancora arrivato.

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    1. la rivoluzione ci vuole, solo la guerra civile riuscirebbe a far cambiare le cose nel nostro paese disastrato

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    2. Giusto ormai al punto dove siamo arrivati è impossibile che l' Italia si riprenda, l' unica soluzione secondo me è uscire dall' euro anche se all' inizio sara' difficile ma almeno se potessimo tornare a quando c' era la lira, tutto il disastro è cominciato proprio con l' euro dal 2001 stiamo andando ogni anno sempre + giu', e " gli esperti" dicono che se uscissimo dall' euro sarebbe una catastrofe, ma peggio di cosi' è impossibile, beati la svizzera e l' inghilterra che hanno mantenuto le loro monete....

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    3. avete ragione..facciamo la rivoluzione..assaltiamo la Bastiglia....ci pensate voi a chiamare Lady Oscar???

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    4. mark danger, il problema è proprio questo che siamo una nazione di coglioni che non si fa rispettare, dovremmo protestare per un governo dittatore che non è stato nemmeno eletto dal popolo, dovremmo protestare per gli aumenti ingiustificati dei carburanti che avviene solo in Italia, dovremmo protestare per una marea di tasse che ci ammazzano e ci hanno reso la vita impossibile, sta diventando un lusso anche farsi un' uscita la domenica con la macchina, figuriamoci comprarne una nuova, ma tu in che mondo vivi, ma sei in Italia o da un' altra parte???

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    5. GUARDA CHE SIAMO UNA NAZIONE DI COGLIONI Nè PIù E Nè MENO DI QUANTO NON LO SIANO GLI ALTRI..A NOI ITALIANI PIACE TANTO LAMENTARSI..MA TANTO..ANCHE SE LE COSE ANDASSERO BENE CI LAMENTEREMMO CMQ..GIà IL FATTO CHE TU TI SENTI UN COGLIONE FACENTE PARTE DI UNA NAZIONE DI TUOI PARI LA DICE LUNGA SUL TIPO DI POPOLO CHE SIAMO.PERSONALMENTE PENSO COME TUTTI CHE I TEMPI SIANO DURISSIMI..è VERO CHE MANTENERE UN AUTO è DIVENTATO TROPPO CARO,COME è VERO CHE SE I CARBURANTI SONO COSI COSTOSI NON è COLPA DI ALCUN PETROLIERE BENSì DELLO STATO CHE GRAVA PER IL 58% SUL COSTO DI UN LITRO.MA ANCHE SE LA BENZINA COSTASSE LA METà CI LAMENTEREMMO LO STESSO PERCHè A NOI PIACE PRENDERCELA CON QUALCUNO CHE TRAMA NELL'OMBRA COME I PETROLIERI O I BANCHIERI O GLI SPECULATORI...TUTTI FACENTI PARTE DI UNA FANTOMATICA MASSONERIA CHE GOVERNA IL MONDO E DI CUI FA PARTE MONTI...TI RICORDO INFINE,CARO CONCITTADINO,CHE SE STIAMO COME STIAMO NON è CERTO COLPA DI UN VECCHIETTO COME MONTI VENUTO DA Chissà DOVE BENSì PER COLPA DI QUELLA CLASSE POLITICA DI CUI TUTTI CI LAMENTIAMO MA CHE TUTTI CI DIMENTICHIAMO DI AVER VOTATO PER VENT'ANNI!!! O MEGLIO VOI..IO SONO TROPPO GIOVANE....

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    6. @Mark Danger: finalmente qualcuno che riesce a vedere le cose da un punto di vista diversa dalla solita lagna continua. CLAP CLAP CLAP!

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    7. Ecco un perfetto coglione che dice di essere "troppo giovane " ma non per venirci ad insegnare la STRONZATA che la massoneria non esiste e che Monti è venuto per salvare l'italia!
      BRAVO COGLIONE ! A causa di quelli come te e la vostra spocchia di merda siamo in queste condizioni ! Sarà il solito figlio di papà pieno di soldi che va a dire regolarmente agli altri che non devono "lamentarsi" in un paese in cui molta gente si ammazza perchè ridotta sul lastrico.
      Ps.E' inutile che srivi in maiuscolo idiota tanto non sei nessuno

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  2. Se uno fabbrica l'auto in Serbia (notoriamente Paese con un salario medio basso), perchè deve rivenderla a prezzo pieno in Italia?
    Forse perchè ha più guadagni?
    Tra poco sentiremo Mar..pionne chiedere incentivi!

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  3. L'auto, concepita come è stato fino al XX secolo, è praticamente morta. Se non si innovano con investimenti e ricerche su forme di trasporto più efficienti sarà solo un fallimento già annunciato...

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  4. Macchine? Ce ne sono già troppe. Ma quante ne vogliono produrre?

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  5. A chi non piacerebbe un'auto nuova?!? Io ne ho una da dieci anni e non posso cambiarla, fra assicurazione bollo carburante e manutenzione la rata per acquistarne una nuova sarebbe insostenibile. Soluzioni:
    -Diminuire prezzi assicurazioni
    -diminuire prezzo carburante
    -fare auto con cilindrate tipo focus (1.000 cc con 100cv) e consumi contenuti.
    e altro che forse dimentico...

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  6. @francesco, si vede che non capisci un granchè di auto, altrimenti sapresti che un 1000 su una focus consuma più di un 1.6 diesel sulla stessa macchina.

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    1. Ti stai sbagliando tu. Vai a vedere i consumi dell focus 1000 e poi riparliamone. ;-)

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    2. Beh a onor del vero stanno uscendo cilindrate molto interessanti di altri competitors, vedi volkswagen che su i nuovi modelli ha buttato fuori 1.2 1.4 con cavalli tra i 100 e addirittura 170, della seria ottime prestazioni e con una guida gestita bassissimi consumi

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    3. Ettore Ribaudo, hai pienamente ragioni questi porci schifosi stanno spostando tutte le fabbriche nei paesi dove la manodopera gli costa 3-4 volte meno e in piu' che fanno quando non si riesce a produrre in Italia, che mettono gli operai in cassa integrazione che vengono pagati dallo stato che siamo noi tutti i cittadini italioti, io proporrei a marchionne di togliere le fabbriche all' estero far lavorare gli operai che in Italia sono in cassintegrazione, poi se non si non si vende lo stesso allora li puoi mettere in cassaint. ma non che ti conviene fare le macchine all' estero e lo stato deve sopperire alla cassaint. dovremmo ribellarci tutti.

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    4. sono stato personalmente alla FMA di Pratola Serra ad Avellino, li si producevano a ciclo continuo, cioè su 3 turni, 1800-2000 motori al giorno, mi dite voi con questo ritmo è normale che poi hai dei lunghi periodi di produzione ferma, volendo fare 2 conti anche a 1800 motori al di' in un mese se ne producevano 54000 motori, da come dice l' articolo che quest' anno si sono vendute quasi 57000 auto mi dite gli altri 11 mesi che devono fare???? si guardano in faccia alla fiat???? ed ecco che poi c' e' la cassaintegrazione, ma secondo me ormai siamo proprio agli sgoccioli.

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  7. Non sono d'accordo con chi dice che le auto prodotte in Serbia aumentano i margini di guadagno, pensateci bene, il settore auto è competitivo al massimo, se Marchionne potesse fare la Punto a 5000€ non ci penserebbe un secondo (idem le tedesche, che producono molti pezzi in Polonia e simili). Chi dice che i costi di gestione (benzina, assicurazione etc) sono troppo alti ha ragione; persone che conosco in Fiat dicono che il problema è l'Italia, che non ha sinergie, dove ogni cosa va per i cazzi suoi, e quindi ti ritrovi i falsi sinistri(senza contromisure), e quindi la RCA aumenta e così via; e le stesse dinamiche avvengono per un'industria: problemi logistici, costo dell'energia alto etc

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