mercoledì 3 ottobre 2012

Non è vero che son tutti uguali: ecco la lista degli onorevoli che hanno incassato 0 euro di rimborsi chilometrici

A proposito dei rimborsi chilometrici autocertificati, attraverso i quali i consiglieri regionali si sono ingrassati i loro già grassi stipendi, l'epicentro dello scandalo è senza dubbio - dopo il Lazio di Batman - la Regione Piemonte.
Ebbene tra i tanti onorevoli truffatori, cioè all'incirca il 90% degli componenti del consiglio regionale,  che finanche ad agosto non hanno mancato di far pervenire le richieste di rimborso fasulle per riunioni fasulle (debitamente rimborsate in quanto fondate sul criterio dell'autocertificazione), c'è anche uno sparuto gruppo di consiglieri regionali che non hanno mai chiesto un euro di rimborso chilometrico e non perchè non percorrano anche loro chilometri e chilometri per svolgere il loro mandato elettorale, ma perchè onestamente hanno ritenuto di dover pagare le spese di trasporto con una parte del loro consistente stipendio di consigliere regionale (all'incirca 12.000 euro al mese).
E quindi per una volta pubblichiamo in ordine alfabetico i nomi degli onesti della casta (anche perchè ormai è più semplice citare i nomi degli onesti, che pubblicare la lista infinita dei disonesti).

Eleonora Artesio (Rif.Com.)
Fabrizio Biolé (M5S)
Davide Bono (M5S)
Mercedes Bresso (Uniti per Bresso)
Angelo Burzi (Progett’Azione)
Monica Cerutti (Sel)
Rosa Anna Costa (Pdl) 
Michele Dell’Utri (Moderati) 
Michele Giovine (Pensionati con Cota)
Marco Laus (PD)
Gianna Pentenero (PD) 
Aldo Reschigna (PD)  
Wilmer Ronzani (PD) 


5 commenti:

  1. Manca Storace. Prima di attaccare domando; si tratta forse di un errore? Oppure come al solito ci escludete dalle liste degli onesti, in quanto ci considerate solo "sporchi fascisti"?

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  2. Storace si autoelimina dalla lista degli onesti anche non prendendo rimborsi chilometrici come i suoi elettori si eliminano dalla lista delle persone in grado di capire che l'articolo parla dei consiglieri della Regione Piemonte.

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  3. Farei presente che i consiglieri del M5S piemontesi si sono ridotti lo stipendio a 2500 euro e che con i restanti soldi hanno fatto un concorso e finanziato dei seri progetti

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