mercoledì 14 novembre 2012

Lo "Scilipoti" dei grillini si aggrappa alla poltrona: "non mi dimetto"

L'abbiamo chiamato lo "Scilipoti" del movimento 5 stelle, quando venne alla luce la sua scelta di firmare la reversibilità del vitalizio di consigliere regionale per lui, la moglie e i figli: una serie infinita di commenti polemici accompagnarono quel post (http://isegretidellacasta.blogspot.it/2012/01/spunta-lo-scilipoti-dei-grillini.html). Poi, alcuni giorni fa, ecco arrivare la scomunica e l'espulsione dell'on. Biolè dal movimento, decretata da Beppe Grillo attraverso una lettera dei suoi legali che gli intimavano l'utilizzo del simbolo.
A questo punto, gli stessi che invocavano il silenzio sulle malefatte dei politici del movimento 5 stelle ("occupatevi dei veri ladroni, e lasciate in pace il movimento 5 stelle" e noi a rispondere che non facciamo sconti a nessuno, men che meno a chi imbroglia la gente, definendosi paladino della lotta contro la casta), cambiano diametricalmente idea e iniziano a inveire e insultare l'on. Biolè.
Oggi arriva la comunicazione ufficiale della sua scelta: "anche se fattivamente espulso dal Movimento, resto in consiglio regionale".
Non c'era dubbio. L'unica raccomandazione per il futuro: RAGIONARE SEMPRE CON LA PROPRIA TESTA.


2 commenti:

  1. adesso poi potrà tenersi tutti i soldi generosamente forniti dal bobbolo tajano, come tutti gli altri consiglieri degli altri partiti
    Come si può biasimare, mica va contro la legge, la legge ecco il nocciolo, ma chi le ha fatte codeste leggi? Possibile mai che il valoroso bobbolo tajano abbia trascurato di vigilare su chi esso stesso aveva demandato a legiferare?
    I compagni, i leghisti, i fascisti, i preti... possibile che si siano fatte leggi per aumentarsi gli stipendi per alzata di mano?
    Ebbene sì, anche perchè son tutti avvocati e loro conoscono bene le leggi e come vanno fatte, un'altra volta preoccupatevi di eleggere donne di casa, padri di famiglia, guardando se siano stati capaci di amministrare la loro modesta famiglia e non fatevi fregare dai parolai.
    NOI NON L'AVREMMO FATTO

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  2. questa è la dimostrazione che sono tutti uguali, sono semplicemente dei ladri

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