giovedì 28 febbraio 2013

Berlusconi non è eleggibile (da 20 anni). Lo grazieranno ancora?


Secondo il “Testo Unico delle Leggi Elettorali – D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche” il candidato Silvio Berlusconi non è eleggibile, in quanto titolare di concessione pubblica radiotelevisiva:
Art. 10, comma 1
“coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici, l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta”.
Così dice la legge, che deve però essere applicata dalla Giunta Elezioni della camera del Parlamento presso cui il candidato s’è presentato.
Finora e da venti anni, che fosse in maggioranza o all’opposizione, il centrosinistra ha sempre votato contro la legalità e permesso che Silvio Berlusconi sedesse, illegittimamente, in Parlamento.
Il 15 marzo prossimo si riunirà la Giunta Elezioni del Senato, presso cui s’è presentato il giaguaro.

6 commenti:

  1. Lui non è titolare proprio di niente, lui è un cittadino possessore di azioni quotate alla borsa di milano.
    In mancanza di una legge sul conflitto di interessi, che dovrebbe obbligare i politici a possedere SOLO titoli di stato BTP, lui e tutti gli altri della cricca possono comodamente continuare a dilapidare tutto ciò che è rimasto,
    ma per fortuna che ci siamo noi che ci si continua a tonificare l'organo

    RispondiElimina
  2. Si deve per forza fare una legge sul conflitto di interessi nuova che cambi le regole in gioco (una in stile USA direi che va benissimo) e questo individuo la smetterà di nuocere al paese facendo i propri interessi.

    Per questo motivo Io sono favorevole al governo di scopo PD-M5S in modo da attuare anche un altro paio di riforme per poi o continuare oppure andare di nuovo al voto.

    Rebel Ekonomist

    RispondiElimina
  3. Tutte le legislazioni della così detta 2° Repubblica hanno visto accordi PD-PDL
    altrimenti il conflitto d' interessi, la legge elettorale (governo Berlusconi, gov. Prodi, gov. Monti), le concessioni televisive(assegnate dal governo D'Alema) ecc. ecc. non sarebbero quello che sono.
    Ora i vecchi partiti vorrebbero trascinare il M5S a comportarsi come loro stessi si sono comportati (senza dignità) per tutti gli anni passati ?
    Perchè non riuscite a capire che il M5S NON E' QUELLA ROBA LA' !
    Gli inciuci PDL e PD li hanno nel dna... uno più o uno meno, cosa cambia?
    Facciano il loro accordo tranquillamente, tanto sanno che sarà l' ultimo !
    Alle prossime elezioni ( tra qualche mese o anche subito, la sostanza non cambia) saranno disintegrati !
    Il M5S non deve votare la fiducia al prossimo governo, ma dovrà votare solo i provvedimenti che risulteranno condivisi e ritenuti giusti, in altre parole, i "Grillini" devono condizionare il prossimo governo nelle scelte dei provvedimenti primari per la democrazia italiana

    RispondiElimina
  4. Divertente constatare che ad ogni post un adepto del Movimento intervenga dicendo "sì dai, spero facciano l'inciucio così tra un anno vinciamo a mani basse". Sì, buon governo sulle macerie. Ma tanto è vero, voi tornerete alla lira ed alla cetra, dicono che è possibile farlo giusto gli economisti che come traguardo hanno il PIL del Burundi.
    E se per una volta si facesse un governo di necessità per portare a casa quelle 2\3 manovre destinate ad eliminare l'attore più becero della politica degli ultimi 20 anni? No, troppo comodo per Renzi (dando per scontato, cosa che scontata non è, che Bersani si renda conto della sua cronica inadeguatezza). e Grillo non farlo e dare la colpa all'altra parte. Del resto è la stessa tattica usata dal centrodestra per gli ultimi 15 anni ("io avrei messo a posto i conti ma Fini e Casini sono cattivi ed hanno portato il pallone a casa e non si può giocare più").
    Questa tornata elettorale per ora sta dando 2 conferme: il M5S è esattamente uguale alla vecchia politica, il PD è in mano da sempre alle stesse tristissime persone (D'Alema, ça va sans dire). Ma tanto gli elettori di ambo le parti non possiedono senso critico e non hanno altro che slogan da stadio da spolverare ad ogni buona occasione... impeccabile stile PDL, insomma.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici: " il M5S è esattamente uguale alla vecchia politica " ??? Lo sarebbe se votasse la fiducia ad un governo PD o PDL !
      Ti dico come andrà a finire, secondo me : Napolitano darà l' incarico a Bersani che si avvarrà dell' appoggio del PD + Lista Monti e i numeri mancanti saranno assicurati dal "libero voto di coscenza" che Berlusconi lascerà ai suoi ! Questa è gente che non ha "verginità" da difendere ....
      Il M5S NON E' UGUALE ALLA VECCHIA POLITICA ! Se non riesci a capirlo.... non so cos' altro dirti !
      Salutiiiii

      Elimina
    2. il M5S non è uguale alla vecchia politica, ha preso tutte le tattiche peggiori di Berlusconi (sperare che tutto vada a puttane per poi fare offerte populiste), non mi meraviglierei se governando, ridurrebbe il popolo alla fame per poi ofrire una fetta di mortadella per far mettere quella x sulla cartella elettorale (come fa il nano). In più, non accettando confronti con chi non la pensa come lui, non solo ha dimostrato l'inconsistenza delle sue proposte, ma ha anche dimostrato di non andare proprio a braccetto con la democrazia. Conclusione il M5S non è uguale alla vecchia politica, é peggio!

      Elimina