mercoledì 20 marzo 2013

Il nuovo? La trasparenza? Vergogna! Camera Deputati oscura rassegna stampa ai cittadini

Dal giorno dell'insediamento della XVII Legislatura, la rassegna stampa della Camera dei deputati non è più disponibile sul sito internet della stessa Camera a beneficio di tutti i cittadini, come era in passato.
Ora per accedervi https://dirse.camera.it/nidp/app c'è bisogno di una password e di un username, per rendere fruibile il servizio ai soli deputati. Insomma i 22 funzionari della Camera, preposti alla Rassegna Stampa, il lavoro lo svolgono ugualmente, ma possono accedervi al loro servizio solo i deputati, che già hanno in verità a disposizione in Transatlantico una sala lettura con tutti i giornali nazionali e internazionali ogni giorno e poi - chiaramente - uno stipendio abbastanza grasso da potersi permettere di compare quotidianamente tutti i giornali.
Ma la lobby degli editori è forte a tal punto da imporre all’Ufficio di presidenza della Camera nella passata legislatura la decisione di non rendere più disponibile per tutti la rassegna stampa, accogliendo così richiesta della FIEG (Federazione italiana editori giornali) motivata dalla necessità di tutelare il diritto d’autore.

DIFFONDI L'APPELLO AI TUOI DEPUTATI DEL TERRITORIO!!!

Bloccando l'accesso dei cittadini proprio dall'inizio della XVII Legislatura alla Rassegna Stampa della Camera dei Deputati, un importante strumento di trasparenza, di apertura del Parlamento ai cittadini che avevano accesso a un’informazione mirata sulle vicende istituzionali e politiche non risulterà più disponibile. In una fase storica in cui è a tutti evidente l’entità e la gravità del distacco tra palazzo e cittadini, tale scelta assume un carattere fortemente negativo e costituisce evidente passo indietro quando, invece, sarebbe necessario procedere attraverso decisioni e riforme di segno diametralmente opposto. 
Si può e si deve tutelare il diritto d’autore senza pregiudicare il diritto di tutti a conoscere quanto avviene all’interno delle istituzioni che hanno rilievo per la vita di tutti, almeno per le testate che ricevono finanziamenti del Dipartimento per l’Editoria. Facciamo quindi appello al nuovo presidente della Camera, ai deputati eletti nel prossimo Ufficio di Presidenza affinchè rivedano immediatamente questa scelta. La coincidenza con l'inizio della nuova Legislatura aggiunge importanza simbolica a un provvedimento necessario. In caso contrario la nuova legislatura nascerebbe già vecchia".

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